DIMMI
CHE GENITORE SEI E TI DIRO’ CHE FIGLIO HAI!
Lo stile educativo
adottato dai genitori influisce sullo sviluppo dei figli. Per stile educativo si intende quell’insieme di atteggiamenti che il padre e la madre manifestano nei
confronti dei figli che creano il clima
emotivo nel quale
i genitori attuano i propri comportamenti specifici, volti ad ottenere
determinati risultati educativi. Ogni genitore si
rapporta con il proprio figlio secondo uno stile educativo preferito, nella
gran parte dei casi in modo assolutamente inconsapevole e istintivo. Questo
stile educativo influisce in particolar
modo sullo sviluppo di un positivo senso del sé e delle competenze personali
dei figli.
Possiamo distinguere tre diversi stili
educativi:
STILE AUTORITARIO
I genitori con uno stile autoritario sono guidati principi molto rigidi, impongono le regole ai propri figli senza
alcuna spiegazione, alzano spesso la voce e perdono la pazienza, non accettano
di essere contraddetti, a meno di severe punizioni. Esercitano un eccessivo controllo sul comportamento dei
figli, indipendentemente dall’età e dal contesto in cui si trovino. Si dimostrano
scarsamente affettuosi con i propri figli, apparendo distanti e a volte freddi.
Le richieste di comportamento maturo sono elevate, la comunicazione
genitore–figlio è scarsa e il punto di vista del minore non viene ritenuto
importante né dunque preso in considerazione.
In un ambiente così rigido, il bambino non ha la possibilità di sperimentare né di comprendere il valore delle regole, seppur rispettate per timore di essere puniti. È probabile che sviluppi una scarsa opinione di sé e che tenda a svalutare le sue capacità, assecondando passivamente il volere e le opinioni altrui.
In un ambiente così rigido, il bambino non ha la possibilità di sperimentare né di comprendere il valore delle regole, seppur rispettate per timore di essere puniti. È probabile che sviluppi una scarsa opinione di sé e che tenda a svalutare le sue capacità, assecondando passivamente il volere e le opinioni altrui.
STILE PERMISSIVO/LASSISTA
I genitori permissivi
esigono poco dai figli, hanno difficoltà a imporre delle regole e a farle
rispettate qualora ci siano. Lasciano il bambino libero di esprimere i suoi
bisogni ma anche di autoregolarsi, senza alcun limite. Non esercitano alcun
controllo sulla vita dei figli, né durante l’infanzia né dopo.
Sono affettuosi, accettanti e pieni di attenzioni, estremamente tolleranti nei confronti dei comportamenti, richieste e desideri del bambino. Il livello comunicativo è buono o molto buono. Questi genitori richiedono raramente comportamenti maturi ai propri figli, e tendono a soddisfare tutte le loro richieste.
Sono affettuosi, accettanti e pieni di attenzioni, estremamente tolleranti nei confronti dei comportamenti, richieste e desideri del bambino. Il livello comunicativo è buono o molto buono. Questi genitori richiedono raramente comportamenti maturi ai propri figli, e tendono a soddisfare tutte le loro richieste.
Questo stile
educativo non produce risultati migliori rispetto al precedente. Generalmente,
la mancanza di regole provoca confusione, disorientamento e angosce nei minori.
Questi ultimi, in assenza di un’autorità genitoriale, non percepiscono punti di
riferimento e una guida sicura, per cui potrebbero sperimentare un falso senso
di onnipotenza, da cui possono derivare notevoli problemi nelle relazioni
sociali e nell’inserimento in gruppi amicali, soprattutto durante
l’adolescenza, in cui possono manifestarsi comportamenti di tipo antisociale.
STILE AUTOREVOLE
I genitori autorevoli
stabiliscono delle regole chiare e coerenti per i propri figli e pongono loro
dei limiti laddove ce ne fosse bisogno. Ascoltano le richieste e le domande di
chiarificazione dei figli, sono interessati alla loro opinione e disponibili
alla negoziazione. Spiegano il perché di eventuali divieti o proibizioni.
La comunicazione tra genitore e figlio è efficace. I genitori sono affettuosi e
caldi. Ai figli vengono richiesti comportamenti maturi e appropriati alla
loro età. È altamente probabile che, in tale clima familiare, i minori
sviluppino buoni livelli di autostima e fiducia in se stessi, autonomia,
maturità e competenza affettiva e sociale. Sono rispettosi delle regole ma non le seguono passivamente, le
interiorizzano e le fanno proprie. Tale stile educativo incoraggia il bambino a
essere autonomo dai genitori e, soprattutto, a sviluppare la sua personalità. Questi bambini avranno minori difficoltà di
relazione con i coetanei e saranno più competenti nell’esprimere e portare
avanti le proprie idee. Questo è lo stile educativo più consono a una buona
educazione del bambino.
I genitori spesso non aderiscono ad un unico stile educativo e
si ritrovano a variare combinando
diversi atteggiamenti in base alle situazioni e circostanze. L’importante è riuscire a mantenere una certa coerenza
verso il bambino e accettare di non essere perfetti! si può sbagliare, l’importante è ammettere l’errore con sé
stessi e con i propri figli.
Dott.ssa Rita Manzo
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